Dopo gli anni di pandemia in cui studenti e docenti hanno fatto largo uso dei device mobili torna il dilemma se consentire o meno l’uso dei cellulari a scuola. Sappiamo bene che lo smartphone può in alcuni casi diventare un ottimo ausilio per la didattica ma, è altrettanto vero, che in moltissime situazioni viene utilizzato in maniera impropria divenendo fonte di distrazione. In Lombardia diversi istituti scolastici hanno scelto di essere “phone free”, in tali scuole studenti e professori si separano dai rispettivi smartphone (ponenendoli in appositi cassetti ) per poi riprenderli alla fine delle attività scolastiche. Nella provincia di Brescia, tre istituti su dieci vietano l’utilizzo dei telefonini in classe. Verrebbe da porsi la domanda se il divieto sia un “fallimento educativo” da parte dei genitori e docenti, oppure se in ogni caso il divieto sia semplicemente una buona regola di comportamento?

Secondo il mio modesto parere occorre semplicemente ristabilire le regole di comportamento, in alcuni contesti in cui ho avuto modo di insegnare purtroppo ho potuto constatare che la situazione degenera quando non c’è compattezza nel gruppo insegnante, dirigenza genitori e personale scolastico. Occorre “fare squadra” e imporre le regole… a quel punto i ragazzi si comporteranno di conseguenza e non ci sarà da imporre alcun divieto. Gli smartphone verranno utilizzati ma nei momenti in cui il docente concede qualche minuto di relax o durante la lezione per l’uso specifico di App funzionali alla didattica.